giovedì 29 novembre 2018

Un Mondiale a suo modo storico


Un Mondiale di scacchi come non si era mai visto, quello di Londra tra Magnus Carlsen e Fabiano Caruana. Da quando, nel match della riunificazione del titolo, vinto dal primo, tra il russo Vladimir Kramnik e il bulgaro Veselin Topalov, cambiò il regolamento di un match iridato dando vita a quello attuale, non era mai successo che, quando sono stati necessari, i quattro spareggi a tempo rapido si concludessero anzitempo senza bisogno di disputare il quarto perché uno solo dei due giocatori aveva vinto i primi tre, come invece ha fatto Carlsen quest’anno confermandosi sul trono per la terza volta dopo esservisi issato nel 2013. Ma soprattutto, non era mai successo che tutte e dodici le partite a tempo lungo si concludessero in parità. E sta proprio qui il punto del contendere. Dopo aver mancato la vittoria nella partita più bella, la prima, durata 115 mosse, Magnus è andato in tilt e da quel momento non ha più giocato al suo meglio, invece Caruana ha giocato quasi sempre in modo più preciso del suo avversario rischiando a sua volta di vincere la sesta partita. Magari le rivaluterò tutte in futuro, da semplice appassionato di scacchi che armeggia coi motori destinati al gioco essendo assolutamente incapace di giocare una partita a tavolino pur conoscendo bene le regole, ma quattro partite belle su dodici, e cioè la prima, la quinta, molto combattuta, la sesta e la dodicesima nella quale Carlsen ha buttato una posizione superiore proponendo la patta al suo avversario, sono troppo poche. Anche il match del 1984-1985, il primo tra Garry Kasparov e Anatoly Karpov, indubbiamente il più noioso dei cinque giocati dai due K, fu più combattuto di questo, dato che delle 40 patte su 48 partite tra i due (servivano 6 vittorie a uno dei due giocatori per vincere il match senza contare le patte) ci furono tante sfide combattute in cui i contendenti per errori reciproci mancarono qualche vittoria a testa. Dopo quel match la federscacchi internazionale ripristinò saggiamente il regolamento precedente al 1978 prevedendo 24 partite e se il match finiva pari il campione in carica manteneva il titolo. Sarebbe il caso di ripristinarlo anche adesso ed eliminare le partite di spareggio: i motori scacchistici hanno fatto diventare i migliori giocatori del mondo (e Carlsen e Caruana sono i primi due delle classifiche) quasi delle macchine, e il rischio che le 12 partite dell’attuale regolamento finiscano tutte patte c’è eccome, a maggior ragione se il match lo giocano due come Magnus e Fabiano. Sulla distanza di 24 partite a tempo lungo c’è invece la possibilità che uno o tutti e due i giocatori si stanchino e crollino (come successo a Caruana nelle partite rapide dove peraltro si è rivisto il vero Carlsen). Voi direte: ma c’è il rischio che anche le 24 partite finiscano tutte patte. Ma con la clausola che se il match finisce pari il titolo rimane al campione, lo sfidante, man mano che le partite passano, deve provare a fare qualcosa di più perché non avrebbe l’eventuale ancora di salvezza degli spareggi, e poi voglio vedere se uno dei due non commette degli errori decisivi! Insomma, un match, quello londinese, a suo modo storico per i motivi che abbiamo detto all’inizio, ma che deve far riflettere seriamente la federscacchi sull’attuale regolamento e sull’eventualità di cambiarlo. Così come va cambiato quello del Mondiale femminile, nel quale la campionessa del mondo cinese Jun Wenjun, a sei mesi dall’aver conquistato il titolo, ha dovuto rimetterlo in palio (ma per fortuna lo ha confermato) in un torneo a tabellone tennistico a 64 giocatrici. Di seguito, con la grafica di ChessBase, tutte le partite (senza commenti) del Mondiale di Londra tra Magnus Carlsen e Fabiano Caruana. Foto: World Chess.

New ...
Open...
Share...
Layout...
Flip Board
Settings
MoveNResultElo
Position not in LiveBook
1.e4 c5 2.Nf3 Nc6 3.Bb5 g6 4.Bxc6 dxc6 5.d3 Bg7 6.h3 Nf6 7.Nc3 Nd7 8.Be3 e5 9.0-0 b6 10.Nh2 Nf8 11.f4 exf4 12.Rxf4 Be6 13.Rf2 h6 14.Qd2 g5 15.Raf1 Qd6 16.Ng4 0-0-0 17.Nf6 Nd7 18.Nh5 Be5 19.g4 f6 20.b3 Bf7 21.Nd1 Nf8 22.Nxf6 Ne6 23.Nh5 Bxh5 24.gxh5 Nf4 25.Bxf4 gxf4 26.Rg2 Rhg8 27.Qe2 Rxg2+ 28.Qxg2 Qe6 29.Nf2 Rg8 30.Ng4 Qe8 31.Qf3 Qxh5 32.Kf2 Bc7 33.Ke2 Qg5 34.Nh2 h5 35.Rf2 Qg1 36.Nf1 h4 37.Kd2 Kb7 38.c3 Be5 39.Kc2 Qg7 40.Nh2 Bxc3 41.Qxf4 Bd4 42.Qf7+ Ka6 43.Qxg7 Rxg7 44.Re2 Rg3 45.Ng4 Rxh3 46.e5 Rf3 47.e6 Rf8 48.e7 Re8 49.Nh6 h3 50.Nf5 Bf6 51.a3 b5 52.b4 cxb4 53.axb4 Bxe7 54.Nxe7 h2 55.Rxh2 Rxe7 56.Rh6 Kb6 57.Kc3 Rd7 58.Rg6 Kc7 59.Rh6 Rd6 60.Rh8 Rg6 61.Ra8 Kb7 62.Rh8 Rg5 63.Rh7+ Kb6 64.Rh6 Rg1 65.Kc2 Rf1 66.Rg6 Rh1 67.Rf6 Rh8 68.Kc3 Ra8 69.d4 Rd8 70.Rh6 Rd7 71.Rg6 Kc7 72.Rg5 Rd6 73.Rg8 Rh6 74.Ra8 Rh3+ 75.Kc2 Ra3 76.Kb2 Ra4 77.Kc3 a6 78.Rh8 Ra3+ 79.Kb2 Rg3 80.Kc2 Rg5 81.Rh6 Rd5 82.Kc3 Rd6 83.Rh8 Rg6 84.Kc2 Kb7 85.Kc3 Rg3+ 86.Kc2 Rg1 87.Rh5 Rg2+ 88.Kc3 Rg3+ 89.Kc2 Rg4 90.Kc3 Kb6 91.Rh6 Rg5 92.Rf6 Rh5 93.Rg6 Rh3+ 94.Kc2 Rh5 95.Kc3 Rd5 96.Rh6 Kc7 97.Rh7+ Rd7 98.Rh5 Rd6 99.Rh8 Rg6 100.Rf8 Rg3+ 101.Kc2 Ra3 102.Rf7+ Kd6 103.Ra7 Kd5 104.Kb2 Rd3 105.Rxa6 Rxd4 106.Kb3 Re4 107.Kc3 Rc4+ 108.Kb3 Kd4 109.Rb6 Kd3 110.Ra6 Rc2 111.Rb6 Rc3+ 112.Kb2 Rc4 113.Kb3 Kd4 114.Ra6 Kd5 115.Ra8 ½–½
  • Start an analysis engine:
  • Try maximizing the board:
  • Use the four cursor keys to replay the game. Make moves to analyse yourself.
  • Press Ctrl-B to rotate the board.
  • Drag the split bars between window panes.
  • Download&Clip PGN/GIF/FEN/QR Codes. Share the game.
  • Games viewed here will automatically be stored in your cloud clipboard (if you are logged in). Use the cloud clipboard also in ChessBase.
  • Create an account to access the games cloud.
WhiteEloWBlackEloBRes
Caruana,F2832Carlsen,M2835½–½
Carlsen,M2835Caruana,F2832½–½
Caruana,F2832Carlsen,M2835½–½
Carlsen,M2835Caruana,F2832½–½
Caruana,F2832Carlsen,M2835½–½
Carlsen,M2835Caruana,F2832½–½
Carlsen,M2835Caruana,F2832½–½
Caruana,F2832Carlsen,M2835½–½
Carlsen,M2835Caruana,F2832½–½
Caruana,F2832Carlsen,M2835½–½
Carlsen,M2835Caruana,F2832½–½
Caruana,F2832Carlsen,M2835½–½
Carlsen,M2835Caruana,F28321–0
Caruana,F2832Carlsen,M28350–1
Carlsen,M2835Caruana,F28321–0

Nessun commento:

Posta un commento