Lo sport, la vita e altre piccolezze raccontati a cuore aperto seconda versione
giovedì 29 novembre 2018
Magnus Carlsen campione del mondo di scacchi per la quarta volta
Dopo dodici patte in tutte e dodici le partite a tempo lungo della sfida, nell’ultima delle quali il campione in carica, in una posizione superiore, alla 31a mossa ha incredibilmente proposto la divisione del punto allo sfidante che l’ha immediatamente accettata, negli spareggi a tempo rapido il match mondiale di scacchi di Londra è andato a finire com’era prevedibile, e cioè con la conferma del titolo iridato da parte del norvegese Magnus Carlsen che aveva già trionfato con l’indiano Viswanathan Anand nel 2013 e nel 2014 rispettivamente in dieci e undici partite a tempo lungo, due e una d’anticipo, e che nel 2016 aveva avuto la meglio sul russo di origine ucraina Sergey Karjakin, che dopo aver resistito e pattato le prime due partite a tempo rapido si dovette arrendere nelle ultime due. Oggi Carlsen ha letteralmente surclassato Fabiano Caruana vincendo tre partite su tre ciascuna con 25 minuti a disposizione sull’orologio con l’incremento di 10 secondi a mossa per giocatore e pertanto non c’è stato bisogno della disputa dell’ultima. Dopo le precedenti partite in cui entrambi avevano brillato più col Nero che col Bianco, ma Carlsen, che tuttavia nelle ultime fasi del match era letteralmente terrorizzato di perdere, era stato particolarmente passivo, oggi si è finalmente rivisto il vero Magnus, quello che tutti ammirano in ogni cadenza di gioco, ma è chiaro che in quella delle partite di oggi sarebbe partito avvantaggiato contro chiunque al mondo, e ancor più nelle partite lampo se si fossero disputate. Fabiano ha invece profuso una quantità enorme di energie nei giorni scorsi per tenere testa al suo avversario e purtroppo oggi è crollato: nella prima partita, un’inglese simil siciliana a colori invertiti, dopo un inizio a fasi alterne, ha cominciato a sbagliare poco prima della quarantesima mossa e la sua posizione si è letteralmente sbriciolata, Fabiano ha inutilmente provato a resistere e a provare a mandare fuori tempo massimo il suo avversario ma ha dovuto alzare bandiera bianca alla 55a mossa, in un finale di torre e con due pedoni in più da parte di Carlsen che giocava col Bianco. Nella seconda partita, una siciliana variante Sveshnikov, Caruana, dopo essere stato anche in vantaggio posizionale coi pezzi bianchi, nel centropartita ha commesso un errore alla 26a mossa e uno ancora più grave alla 28a, forse il più grave del match, quando ha portato un cavallo nella casella d5 invece della regina, per poi abbandonare subito dopo la risposta dell’avversario. Infine, nella terza partita, un’altra siciliana ma con variante Paulsen-Taimanov, Carlsen col Bianco ha giocato con l’evidente intenzione di pattare e assicurarsi il mezzo punto decisivo per conservare il titolo, ma Fabiano ha nuovamente sbarellato e nel giro di meno di dieci mosse la sua posizione è andata in pezzi con Magnus che ha potuto anche promuovere un suo pedone guadagnandosi una seconda regina e il match è finito alla 51a mossa. Di seguito lo svolgimento delle ultime tre partite a tempo lungo e delle tre a tempo rapido, per le quali domani metteremo i commenti in inglese degli esperti di ChessBase, già presenti invece per la 10a, 11a e 12a partita. Foto: World Chess.
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