Anche la seconda partita del campionato del mondo di scacchi di Londra finisce patta ma stavolta bastano solamente 49 mosse contro le 115 della prima. Come Fabiano Caruana il giorno prima, stavolta è Magnus Carlsen a giocare coi pezzi bianchi e a mostrarsi un po’ incerto in alcune fasi del mediogioco, tuttavia concede pochissimo a un Fabiano assolutamente impeccabile fino al finale, che ricalca a specchio quello del giorno prima perché i pedoni sono tutti sul lato di re anziché su quello di regina, con re, torre e due pedoni per il campione e re, torre e tre pedoni per lo sfidante. L’apertura è quella di un gambetto di regina rifiutato, una delle più popolari così come la difesa siciliana giocata 24 ore prima, con la variante 5.Bf4, cioè l’alfiere (bishop in inglese, da cui l’abbreviazione nella notazione) delle caselle scure che si porta in f4. Carlsen forse poteva complicare un po’ il gioco alla 17a mossa sacrificando il cavallo in f7 per poi riprenderselo poche mosse dopo ma tant’è: i due ragazzi stanno giocando un match mondiale, la posta in palio è altissima e non c’è voglia di prendersi rischi eccessivi e oltretutto, come Caruana il giorno prima, Magnus era già abbastanza a corto di tempo, pertanto, dopo la semplificazione di materiale e l’arrivo al finale che abbiamo descritto, che è pari, i due contendenti non vanno avanti a oltranza e dopo poco più di tre ore si accordano per la patta per ripetizione di mosse. Di seguito i commenti in inglese su ChessBase del giovane Grande Maestro polacco Jan-Krzysztof Duda. Foto: World Chess. Oggi giorno di riposo, il duello riprenderà domani.
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domenica 11 novembre 2018
Mondiale di scacchi: altra patta, stavolta in 49 mosse
Anche la seconda partita del campionato del mondo di scacchi di Londra finisce patta ma stavolta bastano solamente 49 mosse contro le 115 della prima. Come Fabiano Caruana il giorno prima, stavolta è Magnus Carlsen a giocare coi pezzi bianchi e a mostrarsi un po’ incerto in alcune fasi del mediogioco, tuttavia concede pochissimo a un Fabiano assolutamente impeccabile fino al finale, che ricalca a specchio quello del giorno prima perché i pedoni sono tutti sul lato di re anziché su quello di regina, con re, torre e due pedoni per il campione e re, torre e tre pedoni per lo sfidante. L’apertura è quella di un gambetto di regina rifiutato, una delle più popolari così come la difesa siciliana giocata 24 ore prima, con la variante 5.Bf4, cioè l’alfiere (bishop in inglese, da cui l’abbreviazione nella notazione) delle caselle scure che si porta in f4. Carlsen forse poteva complicare un po’ il gioco alla 17a mossa sacrificando il cavallo in f7 per poi riprenderselo poche mosse dopo ma tant’è: i due ragazzi stanno giocando un match mondiale, la posta in palio è altissima e non c’è voglia di prendersi rischi eccessivi e oltretutto, come Caruana il giorno prima, Magnus era già abbastanza a corto di tempo, pertanto, dopo la semplificazione di materiale e l’arrivo al finale che abbiamo descritto, che è pari, i due contendenti non vanno avanti a oltranza e dopo poco più di tre ore si accordano per la patta per ripetizione di mosse. Di seguito i commenti in inglese su ChessBase del giovane Grande Maestro polacco Jan-Krzysztof Duda. Foto: World Chess. Oggi giorno di riposo, il duello riprenderà domani.
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