Un'altra difesa siciliana con la variante Rossolimo e un'altra patta, la quinta su cinque partite del Mondiale di scacchi di Londra tra Magnus Carlsen e Fabiano Caruana. La novità però, almeno per questo match, è che lo sfidante italostatunitense coi pezzi bianchi stavolta alla quarta mossa non scambia il proprio alfiere delle caselle chiare col cavallo avversario ma opta per la mossa più giocata in quella posizione, e cioè l'arrocco corto sul lato di re. La partita è quantomeno molto più movimentata (ma bastava molto meno...) della quarta giocata martedì, col Bianco che a un certo punto ha due pedoni di vantaggio, oltretutto dopo averne dato in pasto uno all'avversario alla sesta mossa (attacco Gurgenidze), e il campione in carica col Nero verso la fine ne ha uno ma la patta per i motori scacchistici è evidente fin dalla 18a-20a mossa. Entrambi sbrogliano ogni situazione giocando sempre le mosse giuste e gli scacchi a raffica di Caruana al re nero, entrato abbondantemente nella metà campo avversaria (quando il materiale è poco sua maestà diventa un pezzo molto forte!), non preoccupano minimamente Carlsen, dopo l’ultimo dei quali, col pedone g bianco, viene sancita l’ennesima patta alla 34a mossa quando i due giocatori hanno quasi tutto il materiale sul lato della scacchiera dei rispettivi monarchi: re, torre, alfiere delle caselle scure e tre pedoni per ciascuno. Oggi la sesta partita in cui Carlsen avrà il Bianco così come nella settima, i due ragazzi prodigio si inventeranno qualcosa di clamoroso? Qui di seguito lo svolgimento della quinta partita: se siete sulla home page di questo blog dovete aprire l’intero post per vedere tutte le mosse e tutti i commenti scritti dal 19enne Grande Maestro norvegese Aryan Tari per ChessBase. Foto: World Chess, i due protagonisti sono ritratti in conferenza con in mezzo a loro Daniel King, Grande Maestro inglese commentatore molto apprezzato per ChessBase col suo canale Youtube PowerPlayChess.
Lo sport, la vita e altre piccolezze raccontati a cuore aperto seconda versione
venerdì 16 novembre 2018
Mondiale di scacchi: quinta patta (combattuta) su cinque partite
Un'altra difesa siciliana con la variante Rossolimo e un'altra patta, la quinta su cinque partite del Mondiale di scacchi di Londra tra Magnus Carlsen e Fabiano Caruana. La novità però, almeno per questo match, è che lo sfidante italostatunitense coi pezzi bianchi stavolta alla quarta mossa non scambia il proprio alfiere delle caselle chiare col cavallo avversario ma opta per la mossa più giocata in quella posizione, e cioè l'arrocco corto sul lato di re. La partita è quantomeno molto più movimentata (ma bastava molto meno...) della quarta giocata martedì, col Bianco che a un certo punto ha due pedoni di vantaggio, oltretutto dopo averne dato in pasto uno all'avversario alla sesta mossa (attacco Gurgenidze), e il campione in carica col Nero verso la fine ne ha uno ma la patta per i motori scacchistici è evidente fin dalla 18a-20a mossa. Entrambi sbrogliano ogni situazione giocando sempre le mosse giuste e gli scacchi a raffica di Caruana al re nero, entrato abbondantemente nella metà campo avversaria (quando il materiale è poco sua maestà diventa un pezzo molto forte!), non preoccupano minimamente Carlsen, dopo l’ultimo dei quali, col pedone g bianco, viene sancita l’ennesima patta alla 34a mossa quando i due giocatori hanno quasi tutto il materiale sul lato della scacchiera dei rispettivi monarchi: re, torre, alfiere delle caselle scure e tre pedoni per ciascuno. Oggi la sesta partita in cui Carlsen avrà il Bianco così come nella settima, i due ragazzi prodigio si inventeranno qualcosa di clamoroso? Qui di seguito lo svolgimento della quinta partita: se siete sulla home page di questo blog dovete aprire l’intero post per vedere tutte le mosse e tutti i commenti scritti dal 19enne Grande Maestro norvegese Aryan Tari per ChessBase. Foto: World Chess, i due protagonisti sono ritratti in conferenza con in mezzo a loro Daniel King, Grande Maestro inglese commentatore molto apprezzato per ChessBase col suo canale Youtube PowerPlayChess.
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