Il Mondiale di scacchi di Londra è finalmente tornato nella sua versione più appassionante, quella vista nella prima partita: dopo una battaglia furibonda di sei ore e mezza e 80 mosse per ciascuno la sesta partita si è di nuovo conclusa in parità ma stavolta, rispetto alla partita iniziale, è stato Magnus Carlsen a salvarsi al cospetto del suo sfidante, Fabiano Caruana. Il norvegese, coi pezzi bianchi, apre per la prima volta in questa sfida muovendo di due passi il pedone di re e l'italostatunitense decide di rispondere con la difesa Petrov, meglio conosciuta come difesa russa (il Nero gioca simmetricamente al Bianco facendo avanzare il suo cavallo del lato di re). Carlsen alla quarta mossa sceglie una linea assolutamente inconsueta (di solito il cavallo bianco attaccato torna in f3) che porta, quattro mosse più tardi, allo scambio prematuro delle regine. La partita sembra trascinarsi verso l'ennesima insipida patta, soprattutto dopo lo scambio di entrambe le coppie delle torri che dopo 33 mosse lascia in gioco solo pedoni e pezzi leggeri, però Magnus, come quasi sempre in questi giorni, gioca in modo piuttosto passivo. Ma alla 44a mossa il campione ha un sussulto improvviso decidendo di sacrificare un pezzo leggero in cambio di tre pedoni, scelta neanche così strampalata, anzi, ma che porta Fabiano, oltre ad avere un cavallo in più e una posizione superiore, a recuperare in breve tempo due dei tre pedoni persi. La posizione non è comunque facile da vincere, tuttavia sembra che alla 67a mossa Carlsen commetta un errore decisivo ma alla 68a Caruana non vede un matto forzato in più di 30 mosse segnalato da un fantomatico supermotore scacchistico. La domanda è: quale essere umano avrebbe mai potuto vederlo o tantomeno calcolarlo considerata l'estrema tensione del match e il non moltissimo tempo sull'orologio dei due giocatori in questione? E poi era proprio giusta l'analisi di questo supermotore visto che tutti gli altri davano una posizione superiore per il Nero ma non completamente vincente? Fabiano infine alla 79a mossa con un errore, questo sì decisivo, sancisce ufficialmente la patta, già molto probabile: Magnus immola il suo pedone della colonna h sull'alfiere avversario che però deve immolarsi a sua volta sul re bianco, il materiale finale è re, alfiere e un pedone per il Bianco e re, cavallo e un pedone bloccato da quello avversario per il Nero ed entrambi i piccoli fanti dei due eserciti avrebbero avuto poca vita suggellando definitivamente la patta. Insomma, Carlsen l'ha scampata bella e se non comincia a giocare sul serio invece di aspettare le partite a gioco rapido e soprattutto blitz, nelle quali se possibile è ancora più forte di tutto il resto del mondo, rischia davvero grosso: se c'è uno che in questa prima metà di campionato del mondo meritava di portarsi a casa una vittoria in una partita questo è proprio Caruana. La sfida ricomincerà domenica nella quale Magnus giocherà coi pezzi bianchi per la seconda volta consecutiva e poi i due protagonisti si alterneranno nell'averli fino alla dodicesima e ultima partita a tempo lungo, così Fabiano finirà giocando col Bianco come aveva cominciato. Di seguito lo svolgimento dell'appassionante sesta partita coi commenti per ChessBase del Grande Maestro greco Grivas Efstratios. Foto: World Chess.
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sabato 17 novembre 2018
Mondiale di scacchi: stavolta è Carlsen a resistere a Caruana, finisce patta dopo 80 mosse!
Il Mondiale di scacchi di Londra è finalmente tornato nella sua versione più appassionante, quella vista nella prima partita: dopo una battaglia furibonda di sei ore e mezza e 80 mosse per ciascuno la sesta partita si è di nuovo conclusa in parità ma stavolta, rispetto alla partita iniziale, è stato Magnus Carlsen a salvarsi al cospetto del suo sfidante, Fabiano Caruana. Il norvegese, coi pezzi bianchi, apre per la prima volta in questa sfida muovendo di due passi il pedone di re e l'italostatunitense decide di rispondere con la difesa Petrov, meglio conosciuta come difesa russa (il Nero gioca simmetricamente al Bianco facendo avanzare il suo cavallo del lato di re). Carlsen alla quarta mossa sceglie una linea assolutamente inconsueta (di solito il cavallo bianco attaccato torna in f3) che porta, quattro mosse più tardi, allo scambio prematuro delle regine. La partita sembra trascinarsi verso l'ennesima insipida patta, soprattutto dopo lo scambio di entrambe le coppie delle torri che dopo 33 mosse lascia in gioco solo pedoni e pezzi leggeri, però Magnus, come quasi sempre in questi giorni, gioca in modo piuttosto passivo. Ma alla 44a mossa il campione ha un sussulto improvviso decidendo di sacrificare un pezzo leggero in cambio di tre pedoni, scelta neanche così strampalata, anzi, ma che porta Fabiano, oltre ad avere un cavallo in più e una posizione superiore, a recuperare in breve tempo due dei tre pedoni persi. La posizione non è comunque facile da vincere, tuttavia sembra che alla 67a mossa Carlsen commetta un errore decisivo ma alla 68a Caruana non vede un matto forzato in più di 30 mosse segnalato da un fantomatico supermotore scacchistico. La domanda è: quale essere umano avrebbe mai potuto vederlo o tantomeno calcolarlo considerata l'estrema tensione del match e il non moltissimo tempo sull'orologio dei due giocatori in questione? E poi era proprio giusta l'analisi di questo supermotore visto che tutti gli altri davano una posizione superiore per il Nero ma non completamente vincente? Fabiano infine alla 79a mossa con un errore, questo sì decisivo, sancisce ufficialmente la patta, già molto probabile: Magnus immola il suo pedone della colonna h sull'alfiere avversario che però deve immolarsi a sua volta sul re bianco, il materiale finale è re, alfiere e un pedone per il Bianco e re, cavallo e un pedone bloccato da quello avversario per il Nero ed entrambi i piccoli fanti dei due eserciti avrebbero avuto poca vita suggellando definitivamente la patta. Insomma, Carlsen l'ha scampata bella e se non comincia a giocare sul serio invece di aspettare le partite a gioco rapido e soprattutto blitz, nelle quali se possibile è ancora più forte di tutto il resto del mondo, rischia davvero grosso: se c'è uno che in questa prima metà di campionato del mondo meritava di portarsi a casa una vittoria in una partita questo è proprio Caruana. La sfida ricomincerà domenica nella quale Magnus giocherà coi pezzi bianchi per la seconda volta consecutiva e poi i due protagonisti si alterneranno nell'averli fino alla dodicesima e ultima partita a tempo lungo, così Fabiano finirà giocando col Bianco come aveva cominciato. Di seguito lo svolgimento dell'appassionante sesta partita coi commenti per ChessBase del Grande Maestro greco Grivas Efstratios. Foto: World Chess.
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